mercoledì 31 dicembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - lanterne nella neve

- Onii- chan... -
Se il Natale lo avevano passato in costume da bagno a Summer Side l'ultimo dell'anno lo avrebbero passato con indosso cappotti e sciarpe.
Infatti ad Autore per l'ultimo dell'anno era previsto freddo e neve.
Il freddo ancora tardava ad arrivare, non che fosse caldo ma non era ancora il freddo polare che i meteorologi avevano previsto, mentre la neve aveva già fatto la sua comparsa. 
- Onii-chan. Dici che riusciremo a far volare le nostre lanterne kongming? - gli domandò Marlene guardando la neve cadere stando sul terrazzino da cui, secondo tradizione, avrebbero lanciato le loro lanterne volanti.
- Mancano ancora parecchie ore a mezzanotte - le rispose Robert sedendosi accanto a lei sulla piccola panca in legno.
- Non hai freddo vestita così? - le domandò poi notando l'abbigliamento non proprio adatto per starsene sotto la neve.
- Non sembra ma questa felpa è molto calda - gli sorrise continuando a guardare il cielo e la neve che scendeva - ed anche le calze! Dovresti provarle! -
- Grazie - sogghignò guardando le calze con i cuoricini che indossava la cugina - preferisco evitare! -
- Le previsioni che dicono? - gli chiese poi.

giovedì 25 dicembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - regali di Natale

- Onii- chan... -
- È adorabile! - sussurrò stringendo a se il piccolo orsacchiotto di peluche stando seduta su di un grosso cuscino a cuoricini rossi. Dopo lo scambio di regali si era cambiata indossando una camicia da notte rossa con del pizzo bianco ma aveva tenuto in testa il cappello di Babbo Natale.
- Grazie, onii-chan - aggiunse poi guardando Robert con le guance in fiamme e gli occhi lucidi - è davvero bellissimo! -
- Sono felice che ti piaccia! - sorrise Robert senza rimanere troppo sorpreso dal fatto che della catenina con l'acquamarina che aveva messo al collo del peluche e che era il vero regalo a Marlene sembrasse non importate nulla.
In effetti accadeva la stessa cosa praticamente ogni volta che Robert le faceva un regalo.
Come abitudine - erano entrambi degli abitudinari quasi allo stato terminale - faceva accompagnare i suoi regali a Marlene da un orsacchiotto di peluche di dimensioni variabili a seconda del regalo, per una spilla o una catenina era di una certa grandezza, per un braccialetto era un po' più grande e via dicendo. E, come dicevo, ogni volta Marlene sembrava essere più attirata, e contenta, del peluche che del vero regalo.


mercoledì 24 dicembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - un Natale mozzafiato

- Onii- chan... -
Era la vigilia di Natale e Robert stava finendo di addobbare l'albero.
Di solito lui e Marlene lo addobbavano molto prima ma quell'anno era diverso. Intanto non erano a casa, nella villa sulla scogliera ma erano nel cottage di Summer Side, e sopratutto, con quasi trentacinque gradi all'ombra era difficile sentire l'atmosfera natalizia.
Ed era per questo che Robert aveva messo in loop una selezione di canzoni natalizie sullo stereo e le stava ascoltando a tutto volume mentre addobbava l'albero.
Senza quelle musichette attaccare palle colorate ai rami dell'albero e spargere neve finta lo avrebbe fatto sentire un idiota. In particolare nell'ultima mezz'ora aveva messo in loop una sola canzone, la versione di Holy Night cantata nell'episodio natalizio di Toradora da Taiga e da Ami e la canticchiava sottovoce mentre lavorava all'addobbo dell'albero.
- Onii-chan... - lo chiamò di nuovo Marlene.
- Non adesso Marlene! - le disse senza voltarsi - Le luci sono la parte più difficile e non voglio distrarmi! -

giovedì 18 dicembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - camicie e pigiami

- Onii- chan... -
Robert stava mettendo a seria prova la pazienza di Marlene.
Eppure era stata chiara. Alle due precise di fronte alla fermata numero centoventi della linea del mare. Erano le due e cinque minuti e del cugino non si vedeva neanche l'ombra.
Voleva andare al cinema e poi in giro per negozi. La scusa era che aveva visto una gonna che voleva comprare a tutti i costi. Una volta dentro al negozio avrebbe condotto casualmente Robert verso il reparto maschile e, sempre casualmente, gli avrebbe fatto notare la camicia che indossava un manichino. Una camicia del tutto normale, cotone e elastam, di un bel colore violetto che indosso a lui sarebbe stata benissimo. A quel punto non si sarebbe potuto tirare indietro ed avrebbe dovuto acconsentire alla sua richiesta di provarla. Ed alla fine lei gliela avrebbe comprata.
Un piano perfetto sotto ogni punto di vista, con l'unica variabile legata, appunto, alla puntualità di Robert.
Marlene lo aveva studiato il giorno prima. Alle due si sarebbero incontrati alla fermata del bus. Non sarebbero usciti insieme da casa ma separatamente, prima lui e poi lei. In questo modo sembrava di più un appuntamento.

giovedì 11 dicembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - uno, due, tre... splash

- Onii- chan... -
Sparse per il parco intorno alla villa c'erano diverse location che il nonno aveva creato o fatto creare in base a delle sue idee per fare delle sorprese ai suoi due nipoti.
Alcune volte i motivi che erano dietro quelle location erano chiari. La radura con le fragoline di bosco era rivolta senza ombra di dubbio a Marlene. Le adorava, letteralmente, e ogni volta che andava in quella radura ne faceva una vera e propria scorpacciata.
Come fosse possibile che, a prescindere dalla stagione, ci fossero sempre fragoline mature era una cosa che non riuscivano a capire ma per Marlene l'unica cosa che contava era che ci fossero. Come facessero ad essere mature anche il 31 dicembre era una che le importava poco.
- Onii-chan... - la voce di Marlene questa volta era un po' più implorante.
- Fatto il bagnetto? - la guardò sorridendo. L'acqua era bassa e non faceva freddo per cui non c'era motivo di preoccuparsi.

giovedì 4 dicembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - shuffle*

- Onii- chan... -
Il parco della villa dove vivevano si estendeva per svariate centinaia di chilometri quadrati, secondo alcuni la sua superficie si aggirava intorno ai cinquantamila ettari, ed era in gran parte coperto a foresta. Solo una minima parte, quella più vicina alla villa, era un vero e proprio giardino ed era, ovviamente la parte più curata. Il resto, invece, era stato lasciato crescere libero limitando l'intervento dell'uomo solo al minimo indispensabile per garantire comunque la sicurezza degli abitanti della villa e per ottenere alcune location  particolari.
- Onii-chan... - Marlene chiamò di nuovo suo cugino Robert  indicandogli il campo di girasoli alti oltre  due metri in cui si erano imbattuti durante quella loro piccola escursione nel parco della villa - quando credi siano cresciuti questi? -
- Non saprei che dirti - le rispose tirando fuori dallo zaino una vecchia carta topografica piena di segni di penna ed il GPS per verificare dove si trovavano.
- Questo non è un punto in cui veniamo spesso - le disse poi indicandole i segni sulla vecchia cartina - anzi, direi che qui non ci siamo mai stati! -

giovedì 27 novembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - da cosi a così

Prima di lasciarvi alla lettura di questa Marlene Shorts un paio di annotazioni da parte dell'autore.
Quest'estate, mentre stavo preparando le storie per questa raccolta sono capitato in un mercatino dell'usato ed ho trovato alcune vecchie macchine da scrivere.
Sinceramente mi è sempre piaciuto scrivere con loro, mi piace il rumore che fanno e l'odore dell'inchiostro.
Ne avrei voluta comprare una ma, purtroppo, erano quasi tutte in condizioni pessime e non funzionanti e quelle poche che avrebbero potuto funzionare non mi attiravano.
Fortuna ha voluto che leggessi online una recensione di una app per l'Ipad che simulava in maniera abbastanza realistica le vecchie macchine da scrivere. L'ho scaricata e installata ed ho iniziato ad utilizzarla.
Non credo la userò molto spesso, alla fine preferisco Pages, molto più comodo, ma tanto per divertirmi ho provato a scriverci una Marlene Shorts cercando di rimanere in tema. Quello che troverete qui sotto, se vorrete continuare a leggere, sarà proprio il risultato di questo esperimento.
Un'avvertimento, prima che iniziate a leggere, per cercare di simulare la vecchia carta ho trattato con alcuni filtri le immagini e non sempre la lettura risulterà agevole. Mi scuso di questo.


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giovedì 20 novembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - teru teru bōzu...

- Onii- chan... -
- Che ne dici se il prossimo inverno torniamo qui? - gli domandò stando appoggiata alla ringhiera del balcone del cottage godendosi gli ultimi raggi di sole di quella loro vacanza invernale a Summer Side. Da li a poco sarebbe arrivato il capitano Dyce con il suo Barracuda*  per riportarli all'inverno di Autore.
- Che non sarebbe una cattiva idea - sorrise uscendo anche lui sul balcone con un cappotto sottobraccio - ma adesso dobbiamo andare al molo. I bagagli sono già pronti e questo è il tuo cappotto! -
Marlene fece una smorfia ma lo prese ugualmente. Ad Autore stava nevicando e non sarebbe stato saggio scendere dalla barca vestita solo con gli abitini leggeri che stava indossando in quel momento. Ma lo avrebbe indossato solo all'ultimo momento, un secondo prima di scendere al porto di Autore e giusto per il tempo necessario a salire a bordo dell'auto con la quale sarebbero tornati a casa.
Di solito viaggiavano utilizzando i mezzi pubblici ma dato che ad Autore stava nevicando la tata li aveva informati che avrebbe mandato un auto a prenderli.

- Pensi che continuerà a nevicare anche domani? - gli chiese Marlene mentre scendevano dal cottage andando verso il molo.
- Le previsioni dicono di si! - le rispose Robert.
- Possibilità che si sbaglino? - gli domandò poi adombrandosi.
- Molto poche! - scosse la testa.
Sapeva per quale motivo Marlene era così preoccupata dal fatto che il giorno dopo avrebbe nevicato ad Autore.
Era l'ultimo dell'anno e come da tradizione avrebbero lanciato le lanterne della fortuna dal balcone a picco sulla scogliera della villa sfidandosi su quale lanterna fosse andata più lontana, se la sua o quella della cugina.
Se avesse nevicato in maniera eccessiva non avrebbero potuto lanciarle e la tradizione si sarebbe interrotta.
Da quando l'avevano iniziata, su spinta del nonno, non avevano saltato un solo ultimo dell'anno e Marlene considerava quella tradizione una specie di portafortuna. Anche per questo invece di passare anche l'ultimo dell'anno, come il Natale, a Summer Side avevano deciso di rientrare a casa.
- E se rimanessimo qui? - gli propose all'improvviso.
- Il Barracuda sta per ormeggiare - le fece notare Robert indicandole la sagoma della nave che ormai era arrivata al molo - ed anche ammettendo di rinviare la partenza fino a dopo domani e che il nonno ci faccia arrivare le lanterne con un elicottero come ha fatto con la tata e i regali, la tradizione vuole che le lanciamo dal balcone sulla scogliera! -
- Ma se nevica non potremo lanciarle e quindi la tradizione salterà comunque! - obiettò Marlene.
- Non è detto che nevicherà! - cercò di convincerla Robert - Ed anche se fosse, un tentativo lo si potrà sempre fare! -
- Va bene! - si arrese alla fine.
Raggiunsero il molo mentre il Capitano Dyce,  terminate le manovre di avvicinamento del Barracuda, saltava sul molo per agganciare le gomene di ormeggio alle bitte e sistemare, poi, la passerella per far salire a bordo i due ragazzi.
- Salve ragazzi! - li salutò amichevolmente venendo ricambiato da Robert, che si affrettò a cercare di dargli una mani a fissare le gomene, e da Marlene.
Come l'autista che sarebbe venuto a prenderli al porto di Autore anche lui non era un dipendente della famiglia ma lavorava per una società di servizi e veniva ingaggiato di volta in volta in base alle esigenze del momento. Anche per le gestione della villa, del parco, dello stesso cottage di Summer Side e di varie altre loro proprietà la famiglia Autore aveva pochi dipendenti fissi preferendo rivolgersi alla stessa società di servizi quando serviva.
Capitava, comunque, abbastanza frequentemente che le persone che la società di servizi mandava da loro fossero sempre le stesse ed il capitano Dyce era uno di questi.
- Se fossi in voi me ne rimarrei qui ancora qualche giorno! - gli disse il capitano mentre sistemava la passerella - Ad Autore sta nevicando di brutto! -
- Lo sappiamo - mormorò Robert salendo a bordo - ma dobbiamo comunque rientrare! -
- Secondo lei - gli domandò poi Marlene - se nevica si possono lanciare le lanterne volanti? -
Dyce rimase qualche secondo basito da quella domanda poi si ricordò di una cosa che Robert gli aveva detto durante il viaggio d'andata, di una specie di tradizione che loro due avevano.
- Io mi intendo di navigazione - le rispose - posso fare il punto sulla carta nautica e portare il Barracuda ovunque vogliate. Di lanterne volanti e simili, invece, non mi intendo per niente, ma se vuole il mio parere se è bel tempo è sicuramente meglio! -
-  Speriamo che sia bel tempo, allora! - concluse guardando Robert quasi a voler dire che se l'indomani avesse nevicato la colpa sarebbe stata sua.
- Vorrà dire che appena arriveremo a casa appenderò qualche decina di Terubōzu alla finestra! - sorrise Robert.
- Ed io ti darò una mano! - gli disse Marlene - E se non dovessero funzionare almeno ti salverebbero dalla mia ira feroce! -
Non mi ricordo se ve l'ho mai detto, ma mai far infuriare Marlene...

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Note:
* Si tratta di una citazione da Conan, il ragazzo del futuro. Il capitano Dyce è uno dei personaggi principali dell'anime e il Barracuda è la sua nave. 

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giovedì 13 novembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - assi da stiro

- Onii- chan... -
La loro vacanza a Summer Side stava per volgere al termine e Marlene aveva tirato fuori un nuovo costume.
Se quelli con le fragoline erano carini quello che stava indossando quel pomeriggio, molto semplice sia nel taglio che nei colori, la faceva sembrare leggermente più adulta.
Probabilmente erano le fragoline ma gli altri costumi che aveva indossato durante quella breve vacanza erano quasi infantili.
- Come mai niente fragole questo pomeriggio? - le chiese Robert sedendoglisi accanto sulla sabbia.
- Volevo vedere come stavo con questo - gli rispose giocando con il grosso fiore che si era messo nei capelli.
- Che ne pensi? - gli chiese poi - Secondo te mi sta bene? -
Robert rimase in silenzio per un po' mentre la osservava.
A starci bene, diavolo, certo che ci stava bene! Ma Robert sapeva che Marlene non voleva sapere solo quello.

Da lui voleva una analisi meticolosa e precisa, se necessario anche critica e, soprattutto, voleva sapere sempre e solo la verità.
Erano stati il nonno e la tata ad aver inculcato ad entrambi l'importanza della verità. Più di una volta gli avevano ripetuto che avrebbero incontrato persone che pur di ottenere la loro fiducia non avrebbero esitato a leccargli il culo mentendo a tutto spiano su qualsiasi cosa.
D'altronde, erano i nipoti del Monarca ed erano consci che quello era lo scotto da pagare per la loro posizione sociale.
- Ti fa sembrare un po' più grande! - le disse infine Robert dopo aver riflettuto un po'.
- In che senso più grande? - lo guardò incuriosita - Intendi che mi fa sembrare il seno più grande? -
Una sirena iniziò a suonare nella mente di Robert.
Diavolo, era entrato in un campo minato e doveva fare molta attenzione a dove metteva i piedi.
Non che Marlene fosse piatta come una asse da stiro ma rispetto alla maggior parte delle loro compagne di classe e delle sue amiche era leggermente meno dotata e, anche se cercava di non farlo notare troppo, se ne crucciava un pochino.
- Direi più che altro che ti fa sembrare più matura! - decise di rimanere sul neutro - Quelli con le fragole ti fanno sembrare ancora una bambina mentre questo ti fa sembrare più una ragazza! -
- Ed il seno non sembra più grande? - gli chiese guardandolo fisso negli occhi.
- È adorabile come sempre! - cercò di svicolare.
- E non sembra più grande? - continuò a domandare.
- Potrebbe! - mormorò - Il disegno delle coppe, magari il fatto che tende a sorreggerlo in maniera diversa rispetto agli altri, una maggiore imbottitura... -
- Ti sembra o non ti sembra più grande! - lo mise alle strette - Non tergiversare. Non andremo via da qui fin quando non mi avrai dato una risposta! -
- A me sembra uguale! - le disse infine.
- Anche a me! - scrollò la testa sconsolata.
- C'è ancora tempo però - le disse cercando di consolarla facendole pat pat sulla testa - magari sono fiori che ci mettono più tempo degli altri a sbocciare! -
- A te continuerà a piacerti anche se rimarrà così piccolino? Vero? - gli chiese Marlene - Promettimi che continuerà a piacerti nonostante tutto! -
- Te lo prometto! - le sorrise infine.
Se vi siete mai chiesti come mai Robert preferisce da sempre le ragazze piatte quasi come assi da stiro, beh, penso che abbiate trovato la risposta...

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giovedì 6 novembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - fragoloni e salsicciotti

- Onii- chan... -
Robert alzò lo sguardo per guardarla.
Diavolo, proprio in quel momento doveva sistemarsi il costume? Le dita infilate sotto al bordo per spostarlo e metterlo meglio, una scena degna di un fan service. In un anime quello sarebbe stato il classico episodio on the beach. Una bieca scusa per poter inserire fan service a gogò.
Come se non fosse già abbastanza eccitato quella mattina.
Probabilmente si era trattato di una serie di fattori ereziogeni che si erano accumulati a partire dalla mattina ma sin da quando si era svegliato quella mattina, ed aveva visto Marlene dormire accanto a lui con quel pigiamino trasparente che lasciava ben poco all'immaginazione non passava momento in cui il minimo stimolo non gli causasse una erezione.
Fino ad allora era riuscito a mascherare abbastanza bene quella situazione. Pantaloncini larghi, maglietta ultra extra large che gli arrivava praticamente ai polpacci, ritirate strategiche e via dicendo, tutto questo lo aveva aiutato a mascherare quella situazione ma, quando aveva indossato il costume che Marlene aveva comprato per lui, quello con le fragoline, si era reso conto che sarebbe stato molto difficile riuscire a mantenerla nascosta.

giovedì 30 ottobre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - in spiaggia

- Onii- chan... -
Marlene si voltò verso Robert mentre si sistemava il costume.
Quel modello le piaceva anche più del bikini che aveva indossato quando erano arrivati a Summer Side ma aveva quel piccolo difetto che, se da un lato negli anime dava la possibilità di creare svariati fan service, nella vita reale era davvero scomodo. Ma tutto sommato, si era detta Marlene prima, in fondo la loro vita poteva essere quasi paragonata ad un anime, per cui, caro cugino, eccoti un bel fan service!
- Cosa c'è Marlene? - sollevò lo sguardo dal libro che stava leggendo stando sdraiato sotto l'ombrellone sulla spiaggia. Non diede alcun segno di aver notato il gesto di Marlene volto a sistemare il costume.
- Nulla! - mormorò dirigendosi verso il mare - Vado a farmi il bagno! -
- D'accordo! - le rispose tuffando di nuovo il naso dentro il libro che stava leggendo - Stai attenta alle correnti e non ti allontanare troppo! -
- Non vieni con me? - lo guardò sorpresa. E la loro routine di entrare insieme in acqua tenendosi per mano?


giovedì 23 ottobre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - sorelle e capelli corti

- Onii- chan... -
Marlene aveva chiesto a Robert se poteva utilizzare il suo computer in quanto le serviva utilizzare un programma che non aveva sul suo e per caso si era imbattuta in una cartella protetta da password.
Sulle prime aveva deciso di ignorarla. In fondo suo cugino aveva tutto il diritto di proteggere una o più cartelle del suo computer con una password. Poi si era detta, però, che era suo preciso dovere controllare cosa quella cartella contenesse. In fondo era sua cugina ed è dovere di tutte le cugine di questo mondo impicciarsi degli affari dei loro cugini. Se non si ricordava male era scritto anche nella costituzione, per cui si disse, aveva tutto il diritto di controllare cosa contenesse quella cartella.
Scoprire la password fu quasi un gioco da ragazzi per Marlene. Per evitare di dimenticarsi le password Robert aveva l'abitudine di scriverle in un file nascosto nel suo computer. Trovato il file non rimase altro da fare che copiare e incollare la passphrase e la cartella divenne immediatamente accessibile.


giovedì 16 ottobre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - costumi al gusto di fragola

- Onii-chan, andiamo a farci il bagno! -
Erano appena arrivati a Summer Side e Marlene aveva deciso che portare i bagagli a casa sarebbe stata una inutile perdita di tempo.
- Non credo che l'oceano scappi! - sorrise Robert vedendo sua cugina che con un abile colpo di piede lanciava via le ciabatte correndo, poi, via dal molo per raggiungere la spiaggia e iniziare a spogliarsi.
- Onii-chan, sbrigati o ti lascio indietro e mi butto io per prima! - lo chiamò fermandosi sulla spiaggia e voltandosi verso di lui mentre si sfilava la maglietta.
Aveva anche già slacciato la minigonna e Robert poté vedere che sotto aveva indossato uno dei nuovi costumi che aveva comprato. Un bikini con su stampate tante fragoline.
Credo di avervelo già detto, Marlene adorava le fragole, il suo bagno schiuma era alle fragoline di bosco, quando si erano persi quattro anni prima era perché aveva deciso di andare al campo di fragole nel bosco e, ovviamente, la sua torta preferita era la shortcake alla fragola.

giovedì 9 ottobre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - ricordi alterati di quattro anni prima

- Onii-chan... -
La voce di Marlene lo fece voltare verso di lei.
Erano appena scesi sul molo di Summer Side e la barca che li aveva portati li stava ripartendo. Un leggero vento le scompigliava i capelli e i vestiti mentre dietro di lei l'oceano sembrava quasi fondersi con il blu del cielo.
Lo scenario e, soprattutto, Marlene lasciarono Robert praticamente a bocca aperta e senza parole per alcuni secondi.
- Onii-chan, quando è stata l'ultima volta che siamo venuti qui? - gli chiese Marlene.
- Credo quattro anni fa! - le rispose rispolverando nella memoria quel ricordo.
- Ci portò il nonno - ricordò a sua volta Marlene - era inverno, come adesso, e tu ti mettesti a frignare che volevi andare al mare! Così il nonno decise di portarci qui -

- Non mi sembra di ricordare che le cose siano andate proprio così - sorrise Robert continuando a guardare Marlene - mi sembra di ricordare, anzi, che fosti tu ad insistere per venire qui! -

giovedì 2 ottobre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - fragoline di bosco

- Onii-chan!! -
Marlene lo chiamò da dentro il bagno che le loro due stanze avevano in comune. Come il fatto di farli vivere nella stessa villa anche questa era stata una scelta precisa del nonno. Avevano ognuno una stanza ma il bagno era in comune e vi si poteva accedere da una stanza o dall'altra.
- Onii-chan! - lo chiamò di nuovo  - Non far finta di non sentirmi! Lo so che ci sei! -
- Cosa c'è? - le chiese Robert entrando nel bagno fingendo una leggera irritazione.
A dir la verità si sentiva un po' in colpa per quello che era successo un paio d'ore prima quando, giocando a Twister*, aveva sfidato Marlene a rimanere nella stessa posizione per un'ora.
Alla fine lei era riuscita mantenere la posizione per tutto il tempo ma, scaduto il tempo, era letteralmente crollata a terra esausta.
Robert l'avrebbe voluta aiutare a rialzarsi ma lei aveva rifiutato il suo aiuto uscendo poi dalla stanza ricordandogli che il giorno dopo sarebbe dovuto andare a scuola vestito da ragazza.
Se lei aveva deciso di recitare il ruolo di tsundere lui aveva deciso di non dargliela sempre vinta. Un po' per uno, insomma, non fa male a nessuno.

giovedì 25 settembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - penitenze


- Onii-chan, sbrigati a girare la freccia! -
Marlene lo guardò quasi con lo sguardo supplicante mentre cercava di rimanere ferma nella posizione che aveva assunto. Mano e piede sinistro sul blu e mano e piede destro sul rosso.
- Il gioco prevede che si debba rimanere nella stessa posizione per almeno un minuto! - le ricordò Robert trovando leggermente divertente che una volta tanto non era lui a trovarsi in situazioni strane o particolari durante i giochi decisi da sua cugina.
Come quella volta in cui giocarono a shiritori e lo convinse che il perdente avrebbe dovuto fare una penitenza decisa dal vincitore.
Era abbastanza sicuro di riuscire a batterla. In fondo il suo vocabolario era molto ben fornito.
Non tenne conto però del fatto che Marlene già all'asilo era in grado di leggere, scrivere e compiere le quattro operazioni di base. Una davvero molto grave dimenticanza che gli costò una decina di sconfitte consecutive e relative penitenze.

giovedì 18 settembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - andiamo al mare


- Onii-chan -
Lo guardò stringendo forte a se uno dei due cuscini a cuoricini che si era fatto comprare il giorno prima da Robert. L'altro lo stava usando come sostegno standovi sdraiata sopra.
- Andiamo al mare, onii-chan? - gli chiese poi guardandolo con i suoi occhioni da richiesta. Quella cosa non era cambiata con il taglio dei capelli.
Ogni volta che voleva qualcosa da Robert le bastava guardarlo con quello sguardo e Robert capitolava. Anche quando si trattava di richieste assurde come quella.
- Siamo a dicembre! - le fece notare Robert indicandole il calendario appeso ad una parete.
- Umph... - sbuffò continuando a guardarlo - non è che il mare chiude in inverno! -
- E poi ho voglia di indossare i costumi nuovi che ho comprato! - aggiunse - E voglio vederti con quelli che ho comprato per te! -
- E farci ricoverare tutti e due per una polmonite bilaterale! - cercò di convincerla Robert.
Ragazzi, era dicembre, di fuori stava nevicando e le previsioni del tempo davano temperature in picchiata praticamente ovunque.

giovedì 11 settembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - Tsundere


- Onii-chan, ti va di giocare? -
Marlene era entrata come suo solito nella stanza di Robert senza bussare e si era messa a sedere sul tappeto guardando suo cugino che, seduto anche lui sul tappeto, stava tentando di sconfiggere un boss di fine livello di un qualche videogioco fantasy.
Probabilmente non gli stava andando proprio bene e la barra della salute del suo personaggio era pericolosamente vicina allo svuotarsi completamente.
Di solito sarebbe rimasta in silenzio ad osservarlo fin quanto non finiva la battaglia pronta a congratularsi con lui in caso di vittoria o a consolarlo se, come accadeva il più delle volte, veniva sconfitto. Ma da quando si era tagliata i capelli ed aveva iniziato a chiamarlo onii-chan le cose erano cambiate.
- Giochiamo, dai! - ripeté insistentemente incurante del fatto che Robert stesse dando tutto se stesso nel tentativo di sconfiggere quel boss gigantesco. Ovviamente a Marlene non venne minimamente in mente che quello poteva essere il boss finale, quello che una volta sconfitto avrebbe fatto partire i titoli di coda del gioco.

giovedì 4 settembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - cambiamenti radicali



Buongiorno onii- chan... -
Robert aprì gli occhi lentamente sbattendoli un paio di volte per mettere a fuoco la figura che, in ginocchio sul suo letto, lo stava fissando sorridendo.
- Onii-chan, è ora di alzarsi! -
La voce era quella di sua cugina Marlene. Su questo non aveva dubbi.
La sentiva tutti i giorni sin da quando erano nati, non si sarebbe potuto sbagliare.
Ma Marlene non lo avrebbe mai chiamato onii-chan.
Soprattutto Marlene aveva i capelli lunghi mentre la ragazza che lo stava guardando stropicciandosi un occhio, comunque simile in tutto e per tutto a Marlene tranne che per i capelli, li aveva corti.
- Onii-chan? -
- Marlene? - le chiese titubante.
- Non mi riconosci più, onii-chan? - gli rispose sorridendo.
Doveva trattarsi di un sogno di quelli ai confini della realtà, si disse Robert. Non poteva essere altrimenti.

giovedì 29 maggio 2014

Marlene Shorts - The Book -

Come ogni pubblicazione a fascicoli che si rispetti anche Marlene Shorts, dopo l'uscita dell'ultima storia, viene pubblicato per intero, in un unico volume.
Devo dire che è stato quasi più difficile riunire tutte e venti le storie in un unico file che scriverle ma, trattandosi di Marlene, l'ho fatto con vero piacere.
Potete scaricare il libro in formato PDF cliccando qui.
Vi avviso che il file è piuttosto pesante (sono circa 25MB) e quindi potrebbe volerci qualche minuto - a seconda della velocità della vostra connessione - per scaricarlo.

martedì 27 maggio 2014

Marlene Shorts - foto ricordo

Marlene Shorts
foto ricordo

La prima cosa che Marlene vide nella sua vita fu il faccione roseo di Robert.
Di solito si vede il volto del ginecologo o dell'ostetrica che, sadicamente, si divertono a infilarti cose strane dentro il naso e la bocca mentre, dopo essere stati sfrattati da quel posticino caldo e tranquillo, si cerca di respirare e di capire cosa diavolo sia successo. Il volto della madre, stravolto e sudato nel caso di un parto naturale o tranquillo e rilassato nel caso di un cesareo, di solito, invece, è la seconda cosa che si vede. Nel suo caso, invece, sembrava avesse deciso che appena nata non le importasse nulla del mondo intorno e, stoicamente, tenne gli occhi chiusi fino a che l'infermiera della nursery non la mise nella culla. Fu allora che li aprì e vide il volto di suo cugino, nato due minuti prima, e istintivamente lo abbracciò. Goffamente, come un neonato può fare, ma protese le braccia paffutelle e gliele mise intorno al collo avvicinando poi il volto a quello del cugino quasi a volerlo baciare. Quella fu anche la loro prima foto insieme.

martedì 20 maggio 2014

Marlene Shorts - supporto

Marlene Shorts
supporto

Il cellulare di Marlene iniziò a vibrare e dopo pochi attimi partì anche la suoneria che avvisava che c'era una nuova mail da leggere.
In quei giorni Marlene era da sola nella grande villa sulla scogliera dato che Robert era a Groove, una piccola cittadina costiera vicina alla Zona Interdetta, per consegnare un pacco per conto del nonno.
In realtà il pacco da consegnare era una scusa che lei ed il nonno avevano utilizzato per farlo andare via da casa per qualche giorno e farlo riposare.
Aveva da poco iniziato a pubblicare con lo pseudonimo di suinogiallo e, complice anche il successo che i suoi due primi libri avevano avuto, si era gettato anima e corpo in quella cosa stando anche dieci ore filate a scrivere, cosa che, secondo Marlene, non era salutare per il suo fisico che tendeva facilmente ad allargarsi a causa della sedentarietà.

martedì 13 maggio 2014

Marlene Shorts - Vacanze Romane

Marlene Shorts
vacanze romane

- Vorrei andare in vespa - disse improvvisamente Marlene mentre scendevano la scalinata di Trinità dei Monti. Erano stati al cinema e si erano fermati in una gelateria per prendere un gelato e stavano dirigendosi verso Piazza di Spagna.
- Cosa? - le chiese Robert. Mentre Marlene aveva preso un classico cono gelato, che aveva ancora in mano, lui invece aveva scelto una coppetta che aveva finito molto prima. Sin da piccolo aveva avuto una specie di odio amore verso i coni gelato. Gli piacevano, li adorava, ma riusciva a sbrodolarsi come pochi e, quindi, a malincuore evitava sempre di prenderli optando per le più comode coppette.
- Vorrei andare in vespa!  - gli ripeté Marlene - Hai presente? Quella specie di motociclo strano che abbiamo visto prima! Quello del film Vacanze Romane! -

martedì 6 maggio 2014

Marlene Shorts - quella magnifica estate - sei sempre il mio tesoruccio

Marlene Shorts
quella magnifica estate - sei sempre il mio tesoruccio*

La temperatura era gradevole ma Marlene decise ugualmente di indossare un maglioncino di cotone dal collo svasato invece che la magliettina leggera che aveva tirato fuori dal comò. Riusciva a sopportare il caldo molto meglio di quanto sopportasse il freddo e, nonostante quell'estate a Roma facesse davvero molto caldo, preferì coprirsi un po' di più.
Il condizionatore della casa che il nonno aveva comprato per loro a Roma per fargli passare quella breve vacanza nella città eterna si era rotto la sera prima, di venerdì, e Robert quella mattina stava cercando di contattare un tecnico per farlo riparare. Al contrario di lei non sopportava il caldo e lo vedeva aggirarsi, sudato, per tutta la casa alla ricerca di un posticino più fresco dove sistemarsi. Sembrava quasi un ghiacciolo in procinto di sciogliersi e ovunque andasse si portava dietro un ventilatore, unica fonte di fresco in tutta casa. Se si voleva escludere il frigorifero naturalmente.
In televisione, su di una rete privata locale, avevano appena finito di trasmettere un episodio di un cartone animato che ambedue guardavano e a Marlene era balenata in testa una idea  che sulle prime l'aveva fatta sorridere ma che poi, a ben pensarci, non le era dispiaciuta.

martedì 29 aprile 2014

Marlene Shorts - quella magnifica estate

Marlene Shorts
quella magnifica estate

Il caldo di quei giorni a Roma era davvero insopportabile, si sudava persino a star fermi e, senza l'aria condizionata in casa, sembrava di stare in un forno. Il condizionatore si era rotto il venerdì sera e la risposta del servizio di assistenza era stata un laconico "i nostri uffici sono chiusi per il fine settimana, si prega di richiamare lunedì. Grazie per aver scelto i nostri prodotti!".
Sinceramente Robert avrebbe saputo cosa risponderle, soprattutto all'ultima parte della frase, ma dato che rispondere ad una voce registrata non avrebbe portato alcun giovamento alla loro situazione, riattaccò il telefono e si mise di fronte al ventilatore, in quel momento l'unica fonte di fresco presente in quel piccolo appartamento al centro di Roma che il nonno aveva comprato per permettere a lui e a Marlene di poter passare qualche giorno a Roma senza preoccuparsi di cercare un  albergo o affittare una casa.

martedì 22 aprile 2014

Marlene Shorts - lo sai che ti amo

Marlene Shorts
lo sai che ti amo


- Sei proprio sicuro di non voler venire? - Gli domandò Marlene mentre la tata finiva di aiutarla a indossare il lungo vestito nero che il nonno gli aveva regalato per quella festa.
- Lo sai che queste feste non mi piacciono - le rispose Robert dandole le spalle - sono noiose. La maggior parte degli invitati sono o membri del Consiglio o industriali, tutta gente che ha come minimo sessant'anni e che passerà la maggior parte del tempo intorno al nonno per chiedergli qualcosa ed io, sinceramente, non ho nessuna intenzione di starmene li come un ebete a sentire discorsi sui massimi sistemi facendo anche finta di capirli! -
- E non pensi a me, da sola, a dover ascoltare tutti questi discorsi? - gli disse, piccata, Marlene.
- Se vuoi puoi anche non andarci - le disse - il nonno non mi sembra abbia detto che siamo obbligati a partecipare! -

martedì 15 aprile 2014

Marlene Shorts - cambiamenti

Marlene Shorts
cambiamenti

- Stavo pensando di tagliarmi i capelli - esordì Marlene stando seduta insieme a Robert su una panchina sul terrazzo della scuola durante la pausa pranzo - che ne dici se me li facessi come quella ragazza li... - e, usando la forchetta come indice gli indicò una ragazza seduta poco distante da loro che, tranquillamente, stava scambiandosi delle tenere effusioni e dei bacini con un'altra ragazza.
Robert si voltò a guardare la ragazza voltando, poi, subito lo sguardo.
- Ma l'altra ragazza non è Luna? - sussurrò incredulo guardando sua cugina che, intanto, continuava a mangiare come se nulla fosse.
- Sembra anche a me! - gli rispose senza scomporsi più di tanto.
- E, giusto per sapere, la persona con cui si sta baciando è una ragazza? - le chiese conferma Robert sempre senza voltarsi.
- Indossa una divisa scolastica femminile, non sembra essere dotata molto di seno - gli rispose inforchettando un pezzo di würstel - però, direi di si, è una ragazza! Ed ha un taglio di capelli che devo dire non mi dispiace! - poi avvicinò la forchetta alla bocca di Robert - Non mi va più, lo finisci tu? -

martedì 14 gennaio 2014

Marlene Shorts - il filo rosso del destino

- Ma non sei gelosa? Di Robert intendo -
Lamia (nota 1) glielo domandò così, sorridendo.
- Se dovessi essere gelosa di lui penso si romperebbe quell'alchimia che esiste tra di noi - le rispose Marlene senza scomporsi più di tanto.
- Però sai che lui è stato il primo e unico uomo che io abbia mai morso - continuò Lamia ricordando quello che avvenne a Salem la notte in cui si aiutarono a vicenda a scappare dai vampiri ribelli.
- So questo, so che ha avuto svariate storie con svariate ragazze - le disse Marlene - so che per un paio d'anni è stato fidanzato con una mia amica, Francoises,  e altro ancora! -
- Sono molto protettiva e anche un po' possessiva nei suoi confronti, questo lo ammetto - sorrise poi - ma non sono gelosa. In fondo, poi, anche io ho avuto un paio di storie con due ragazze e, comunque, non è che stiamo insieme o ci siamo dichiarati a vicenda! -

domenica 12 gennaio 2014

Marlene Shorts - suinogiallo

- E questi cosa sono? - le chiese Luna trattenendo le risate indicando dei cosi  vagamente sferici e colorati che infestavano la stanza di Marlene stando vicino ai vari orsacchiotti di peluche che negli anni si erano accumulati per via dell'abitudine di Robert di utilizzarli come supporti per i regali che di tanto in tanto le faceva.
- Sono dei Dango - le rispose Marlene appoggiandosi su tre di quei cosi impilati uno sopra l'altro. Luna non poté, a quel punto, non notare che quello centrale, di color giallo, aveva un aspetto diverso dagli altri.
Era vagamente sferico ed aveva un paio di occhietti, come gli altri, ed era colorato, ma aveva le orecchie e un naso che sembrava quello di un maiale.
- So cosa sono i Dango - le disse poi Luna - ma non capisco perché nella tua stanza ci sono una ventina di questi cosi! - poi le indicò quello di color giallo e dall'aspetto suino - Ed ancor meno capisco cosa sia questo... coso! Un maiale? -
- Si! - sorrise Marlene dando un piccolo buffetto al coso giallo.
- Un maiale! - mormorò basita Luna - Giallo! E dei Dango? - poi si avvicinò all'amica mettendole una mano sulla fronte per sentire se aveva la febbre - Avrei potuto capire se si fosse trattato di tuo cugino! -

martedì 7 gennaio 2014

Marlene Shorts - sogni d'oro

- Svegliati! -
- Cosa? - Robert si svegliò quasi di soprassalto sentendo la voce di Marlene che lo chiamava.
- Svegliati e non fare domande! - ribatté decisa Marlene stando praticamente sopra Robert.
- Ma che ore sono? - domandò, invece, Robert cercando di allungare un braccio per prendere gli occhiali da sopra il comodino.
- Ti avevo detto di non fare domande - lo rimproverò Marlene senza spostarsi di un centimetro.
- Se la villa stesse andando a fuoco sentirei l'allarme antincendio - mormorò Robert rinunciando agli occhiali. Troppo lontani e con Marlene praticamente sdraiata su di lui che gli impediva qualunque movimento non sarebbe mai arrivato a prenderli - e non può trattarsi neanche di una invasione aliena! -

mercoledì 1 gennaio 2014

Marlene Shorts - Happy New Year

Poteva trovarsi anche all'altro capo del mondo ma per lei il nuovo anno iniziava nel momento in cui iniziava anche per Robert.
E la cosa a volte aveva dei risvolti decisamente comici. Come quella volta che durante una riunione a Roma per la traduzione dell'ultimo romanzo del cugino in italiano a pochi minuti da mezzogiorno bloccò tutto, fece tirare fuori dalla sua segretaria dei bicchieri, una bottiglia di spumante e, in streaming con Robert che si trovava a Kiribati per raccogliere materiale per un suo romanzo, costrinse tutti a festeggiare il nuovo anno. Immaginate le facce dei seri e compassati editor che probabilmente già infastiditi dalla decisione di fare quella riunione l'ultimo dell'anno videro l'artefice di tutto alzarsi e brindare al nuovo anno davanti allo schermo del suo tablet costringendoli, per di più, a fare lo stesso.