giovedì 4 dicembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - shuffle*

- Onii- chan... -
Il parco della villa dove vivevano si estendeva per svariate centinaia di chilometri quadrati, secondo alcuni la sua superficie si aggirava intorno ai cinquantamila ettari, ed era in gran parte coperto a foresta. Solo una minima parte, quella più vicina alla villa, era un vero e proprio giardino ed era, ovviamente la parte più curata. Il resto, invece, era stato lasciato crescere libero limitando l'intervento dell'uomo solo al minimo indispensabile per garantire comunque la sicurezza degli abitanti della villa e per ottenere alcune location  particolari.
- Onii-chan... - Marlene chiamò di nuovo suo cugino Robert  indicandogli il campo di girasoli alti oltre  due metri in cui si erano imbattuti durante quella loro piccola escursione nel parco della villa - quando credi siano cresciuti questi? -
- Non saprei che dirti - le rispose tirando fuori dallo zaino una vecchia carta topografica piena di segni di penna ed il GPS per verificare dove si trovavano.
- Questo non è un punto in cui veniamo spesso - le disse poi indicandole i segni sulla vecchia cartina - anzi, direi che qui non ci siamo mai stati! -



- Un po' tutta questa zona è da hic sunt leones - commentò Marlene guardando la cartina - non l'abbiamo mai esplorata! -
- Come mai? - si voltò poi a guardare Robert.
- Sei tu che decidi dove fare le nostre escursioni nel giardino - le ricordò Robert - dovresti saperlo tu il motivo -
- Questi girasoli sono davvero molto belli e alti! - cambiò discorso repentinamente gettandosi, praticamente a capofitto, nel campo di girasoli e iniziando a corrervi dentro facendo delle giravolte intorno alle piante.
Robert si limitò solo ad annuire mentre segnava sulla cartina il giorno e l'ora in cui avevano esplorato quel punto. Dopo averci riflettuto qualche secondo annotò accanto alla data la scoperta del campo di girasoli.
Fatto quello, e rimessa la cartina dentro lo zaino, iniziò a guardarsi intorno alla ricerca del perché li ci fosse quel campo di girasoli.
Tutto li era controllato e verificato, la corrente e la profondità dei fiumi era gestita in maniera tale da non risultare pericolosa, la flora e la fauna erano selezionate per non essere nocive e quasi ovunque erano presenti delle telecamere automatiche che erano in grado di rilevare eventuali situazioni di pericolo e dare di conseguenza l'allarme. La tata, poi, aveva sempre ricordato ai due ragazzi di non andare mai nel parco senza avere con loro i trasmettitori GPS per la localizzazione.
Organizzare una ricerca su di un territorio di oltre cinquecento chilometri quadrati senza sapere dove cercare di preciso non sarebbe stata una passeggiata.
Per il resto al bosco era consentito di crescere come voleva, fitto e con un bel sottobosco, con qualche radura qui e li è via dicendo.
Ma quel campo di girasoli a Robert sembrava tutto tranne che una cosa cresciuta così per caso.
Come per la radura dove crescevano della fragoline di bosco deliziose o per il campo di grano con dei strani cerchi al suo interno, Robert era sicuro che anche per quel campo di girasoli ci fosse una spiegazione, un motivo che aveva spinto il nonno a piazzarlo li.
E di solito, quando era così, il nonno non riusciva a resistere alla tentazione di nascondere da qualche parte la spiegazione. In fondo faceva parte del gioco e a tutti e tre piaceva giocare. 
- Secondo te è stato il nonno a far piantare qui questo campo? - gli domandò Marlene riemergendo dal campo con il fiatone ed il volto rosso per la corsa e per tutte le giravolte.
- Penso proprio di si! - sorrise guardandola - Anche se il motivo al momento mi sembra oscuro! - poi prese la borraccia che portava alla vita e la passò alla ragazza. 
- A me, invece, sembra lapalissiano! - sorrise accettando la borraccia - Basta pensare al significato che il girasole può avere! - poi, ripassando la borraccia a Robert - Oppure mi sto sbagliando e il nonno semplicemente stava pensando a Van Gogh quando ha deciso di far piantare qui questi girasoli! -...

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Note:
* Il titolo è una citazione della omonima visual novel della Navel, Shuffle. Questa storia, però, non ha nulla a che vedere con la visual novel o con l'anime derivato. L'unica cosa è che quando ho iniziato a lavorare all'ambientazione del disegno mi è capitata sotto mano una foto di un campo di girasoli e, dato che i girasoli compaiono spesso nelle immagini ufficiali sia dell'anime che della visual novel Shuffle, il collegamento è stato quasi istantaneo. Lo so, non sono solo Robert e Marlene ad essere contorti, anche io quando mi ci metto lo sono... 

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© 2014 suinogiallo

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