giovedì 20 novembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - teru teru bōzu...

- Onii- chan... -
- Che ne dici se il prossimo inverno torniamo qui? - gli domandò stando appoggiata alla ringhiera del balcone del cottage godendosi gli ultimi raggi di sole di quella loro vacanza invernale a Summer Side. Da li a poco sarebbe arrivato il capitano Dyce con il suo Barracuda*  per riportarli all'inverno di Autore.
- Che non sarebbe una cattiva idea - sorrise uscendo anche lui sul balcone con un cappotto sottobraccio - ma adesso dobbiamo andare al molo. I bagagli sono già pronti e questo è il tuo cappotto! -
Marlene fece una smorfia ma lo prese ugualmente. Ad Autore stava nevicando e non sarebbe stato saggio scendere dalla barca vestita solo con gli abitini leggeri che stava indossando in quel momento. Ma lo avrebbe indossato solo all'ultimo momento, un secondo prima di scendere al porto di Autore e giusto per il tempo necessario a salire a bordo dell'auto con la quale sarebbero tornati a casa.
Di solito viaggiavano utilizzando i mezzi pubblici ma dato che ad Autore stava nevicando la tata li aveva informati che avrebbe mandato un auto a prenderli.

- Pensi che continuerà a nevicare anche domani? - gli chiese Marlene mentre scendevano dal cottage andando verso il molo.
- Le previsioni dicono di si! - le rispose Robert.
- Possibilità che si sbaglino? - gli domandò poi adombrandosi.
- Molto poche! - scosse la testa.
Sapeva per quale motivo Marlene era così preoccupata dal fatto che il giorno dopo avrebbe nevicato ad Autore.
Era l'ultimo dell'anno e come da tradizione avrebbero lanciato le lanterne della fortuna dal balcone a picco sulla scogliera della villa sfidandosi su quale lanterna fosse andata più lontana, se la sua o quella della cugina.
Se avesse nevicato in maniera eccessiva non avrebbero potuto lanciarle e la tradizione si sarebbe interrotta.
Da quando l'avevano iniziata, su spinta del nonno, non avevano saltato un solo ultimo dell'anno e Marlene considerava quella tradizione una specie di portafortuna. Anche per questo invece di passare anche l'ultimo dell'anno, come il Natale, a Summer Side avevano deciso di rientrare a casa.
- E se rimanessimo qui? - gli propose all'improvviso.
- Il Barracuda sta per ormeggiare - le fece notare Robert indicandole la sagoma della nave che ormai era arrivata al molo - ed anche ammettendo di rinviare la partenza fino a dopo domani e che il nonno ci faccia arrivare le lanterne con un elicottero come ha fatto con la tata e i regali, la tradizione vuole che le lanciamo dal balcone sulla scogliera! -
- Ma se nevica non potremo lanciarle e quindi la tradizione salterà comunque! - obiettò Marlene.
- Non è detto che nevicherà! - cercò di convincerla Robert - Ed anche se fosse, un tentativo lo si potrà sempre fare! -
- Va bene! - si arrese alla fine.
Raggiunsero il molo mentre il Capitano Dyce,  terminate le manovre di avvicinamento del Barracuda, saltava sul molo per agganciare le gomene di ormeggio alle bitte e sistemare, poi, la passerella per far salire a bordo i due ragazzi.
- Salve ragazzi! - li salutò amichevolmente venendo ricambiato da Robert, che si affrettò a cercare di dargli una mani a fissare le gomene, e da Marlene.
Come l'autista che sarebbe venuto a prenderli al porto di Autore anche lui non era un dipendente della famiglia ma lavorava per una società di servizi e veniva ingaggiato di volta in volta in base alle esigenze del momento. Anche per le gestione della villa, del parco, dello stesso cottage di Summer Side e di varie altre loro proprietà la famiglia Autore aveva pochi dipendenti fissi preferendo rivolgersi alla stessa società di servizi quando serviva.
Capitava, comunque, abbastanza frequentemente che le persone che la società di servizi mandava da loro fossero sempre le stesse ed il capitano Dyce era uno di questi.
- Se fossi in voi me ne rimarrei qui ancora qualche giorno! - gli disse il capitano mentre sistemava la passerella - Ad Autore sta nevicando di brutto! -
- Lo sappiamo - mormorò Robert salendo a bordo - ma dobbiamo comunque rientrare! -
- Secondo lei - gli domandò poi Marlene - se nevica si possono lanciare le lanterne volanti? -
Dyce rimase qualche secondo basito da quella domanda poi si ricordò di una cosa che Robert gli aveva detto durante il viaggio d'andata, di una specie di tradizione che loro due avevano.
- Io mi intendo di navigazione - le rispose - posso fare il punto sulla carta nautica e portare il Barracuda ovunque vogliate. Di lanterne volanti e simili, invece, non mi intendo per niente, ma se vuole il mio parere se è bel tempo è sicuramente meglio! -
-  Speriamo che sia bel tempo, allora! - concluse guardando Robert quasi a voler dire che se l'indomani avesse nevicato la colpa sarebbe stata sua.
- Vorrà dire che appena arriveremo a casa appenderò qualche decina di Terubōzu alla finestra! - sorrise Robert.
- Ed io ti darò una mano! - gli disse Marlene - E se non dovessero funzionare almeno ti salverebbero dalla mia ira feroce! -
Non mi ricordo se ve l'ho mai detto, ma mai far infuriare Marlene...

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Note:
* Si tratta di una citazione da Conan, il ragazzo del futuro. Il capitano Dyce è uno dei personaggi principali dell'anime e il Barracuda è la sua nave. 

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