giovedì 25 settembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - penitenze


- Onii-chan, sbrigati a girare la freccia! -
Marlene lo guardò quasi con lo sguardo supplicante mentre cercava di rimanere ferma nella posizione che aveva assunto. Mano e piede sinistro sul blu e mano e piede destro sul rosso.
- Il gioco prevede che si debba rimanere nella stessa posizione per almeno un minuto! - le ricordò Robert trovando leggermente divertente che una volta tanto non era lui a trovarsi in situazioni strane o particolari durante i giochi decisi da sua cugina.
Come quella volta in cui giocarono a shiritori e lo convinse che il perdente avrebbe dovuto fare una penitenza decisa dal vincitore.
Era abbastanza sicuro di riuscire a batterla. In fondo il suo vocabolario era molto ben fornito.
Non tenne conto però del fatto che Marlene già all'asilo era in grado di leggere, scrivere e compiere le quattro operazioni di base. Una davvero molto grave dimenticanza che gli costò una decina di sconfitte consecutive e relative penitenze.


Ma adesso aveva la possibilità di vendicarsi. E con un gioco deciso proprio da lei.
- Onii-chan, il minuto è passato? - gli chiese flebilmente.
- Mancano ancora cinquanta secondi! - le rispose con un ghigno.
- Fammi vedere il cronometro! - disse poi Marlene - Mi hai detto già prima che mancavano cinquanta secondi! -
- Se vuoi, è qui! - le indicò il cronometro che stava tenendo accanto a lui in una posizione da cui Marlene non avrebbe mai potuto vederlo senza spostarsi e, ovviamente, perdere.
- Ma se preferisci puoi spostarti e perdere! - le disse poi quasi ghignando.
Da un lato gli dispiaceva comportarsi in quel modo con Marlene ma non poteva di certo dimenticare quando lei lo aveva umiliato con l'ultima penitenza il giorno che avevano giocato a shiritori.
Andare in giro per casa per tutta la sera vestito da ragazza.
Diavolo, quella se l'era legata al dito e quando, qualche giorno dopo Marlene era entrata nella stanza con la scatola di Twister sotto ad un braccio chiedendogli se gli andava di giocare il suo cervello aveva iniziato a meditare vendetta.
- Non ci penso minimamente a perdere! - ribatté decisa - Sono in grado di rimanere anche un'ora in questa posizione! -
- D'accordo! - le disse allora Robert con il tono del torturatore sadico - Allora siamo d'accordo! Se riesci a rimanere un'ora in questa posizione vincerai tu! In caso contrario vincerò io! -
- Preparati allora! - Marlene si lasciò sfuggire un ghignò che quasi gelò il sangue nelle vene a Robert - Domani andrai a scuola vestito da ragazza! -
- Se invece sarò io a vincere, tu domani... - iniziò a dire Robert fermandosi a pensare che penitenza avrebbe potuto farle fare - domani andrai a scuola indossando le orecchie da gatto! -
- D'accordo! - sorrise - In fondo mi piacciono e, se ben mi ricordo, ci sono già andata la settimana scorsa! -
- Già - ricordò anche Robert. Marlene era davvero adorabile con quelle orecchie.
Solo che quella doveva essere una penitenza, ma che penitenza sarebbe stata se a Marlene piaceva indossare quelle orecchie da gatto?
Il problema era che Robert, per quanto potesse essere arrabbiato con lei, non le avrebbe mai fatto fare nulla che l'avesse messa in imbarazzo, umiliata o fatto rischiare di farsi male.
- Siamo d'accordo allora, onii-chan? - gli domandò Marlene sfoggiando di nuovo il suo ghigno.
Robert ne era sicuro. Avrebbe perso.
Non importava per quanto tempo l'avesse tenuta in quella posizione, Marlene avrebbe resistito e lui se sarebbe uscito sconfitto.
Ma almeno, si disse sistemandosi meglio sul tappeto, per un'ora avrebbe potuto godersi una vista che lo avrebbe ripagato di qualunque penitenza Marlene avrebbe deciso di fargli fare...

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