martedì 20 maggio 2014

Marlene Shorts - supporto

Marlene Shorts
supporto

Il cellulare di Marlene iniziò a vibrare e dopo pochi attimi partì anche la suoneria che avvisava che c'era una nuova mail da leggere.
In quei giorni Marlene era da sola nella grande villa sulla scogliera dato che Robert era a Groove, una piccola cittadina costiera vicina alla Zona Interdetta, per consegnare un pacco per conto del nonno.
In realtà il pacco da consegnare era una scusa che lei ed il nonno avevano utilizzato per farlo andare via da casa per qualche giorno e farlo riposare.
Aveva da poco iniziato a pubblicare con lo pseudonimo di suinogiallo e, complice anche il successo che i suoi due primi libri avevano avuto, si era gettato anima e corpo in quella cosa stando anche dieci ore filate a scrivere, cosa che, secondo Marlene, non era salutare per il suo fisico che tendeva facilmente ad allargarsi a causa della sedentarietà.
Per questo, approfittando del fatto che in quei giorni una vecchia amica del nonno compiva gli anni e che era una sua abitudine portarle un regalo, decisero che qualche giorno di svago non potesse fargli altro che bene. Quindi, dopo aver preso accordi con la vecchia Ma' Lasagna il nonno mise nelle mani di Robert il pacchetto dicendogli di consegnarlo personalmente personalmente alla sua vecchia amica.
Marlene mise un segnalibro tra le pagine del manoscritto che stava leggendo, il terzo libro di Robert ancora in versione bozza, si stiracchiò per qualche secondo e poi prese il cellulare leggendo rapidamente la mail che Robert le aveva inviato. Un ghigno di disapprovazione si formò per qualche secondo sul suo volto.
Lo avevano spedito in quel posto per farlo riposare e lui cosa stava facendo? Aveva trovato materiale per un nuovo libro e le chiedeva se poteva trovargli delle antiche leggende su mostri marini e ragazze che li combattevano con una antica lancia.
Il fatto che non si stesse riposando la stava irritando ma quello che, però, la preoccupava di più era la sua capacità di mettersi in mezzo ai guai.
Ridendo Robert un giorno l'aveva definita sindrome di Dirk Pitt, l'eroe dei libri di Clive Cussler, ma Marlene non ci trovava, invece, nulla da ridere. Sembrava che fosse una specie di calamita per le situazioni più strane e pericolose e se, fino ad allora, era sempre riuscito ad uscirne tutto intero era sempre stato per una dose molto abbondante di fortuna.
Qualche volta, ad essere sinceri, era stata anche colpa sua. Come quella volta che gli aveva chiesto di andare a trovare una sua amica a Salem. Si era ritrovato nel bel mezzo di una rivolta di vampiri e, quella volta, si era salvato solo grazie alla sua amica, Lamia.
A pensarci bene, si disse poi Marlene, ogni volta c'era anche stata di mezzo una ragazza e, ricordandosi di quello che gli aveva detto per telefono il giorno prima Robert anche li ce ne era una, la nipote di Ma' Lasagna.
Però, ci pensò su un attimo, se il nonno aveva scelto quel posto era perché era sicuro che non ci fossero pericoli. Dopo di lei e la tata, il nonno era la persona più iperprotettiva nei loro confronti che conoscesse e questo la tranquillizzava.
Nonostante tutto, però, l'idea di mollare tutto e partire per raggiungerlo non la abbandonò che alcune ore dopo. Un po' per essere certa che non si ficcasse in qualche pericolo e un po', anche se lo ammise solo verso la fine, perché tutto sommato era gelosa.
Alla fine, comunque, decise che sarebbe rimasta a casa ma che non lo avrebbe assecondato con quella sua idea.
Se voleva quel materiale se lo sarebbe dovuto venire a cercare da solo.
Questo lo pensò, però, mentre scendeva le scale che portavano all'enorme, sterminata, biblioteca che sorgeva sotto la villa.
Ma una cosa era certa, se solo avesse provato a non tornare non gliela avrebbe perdonata...

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© 2014 suinogiallo

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