giovedì 22 gennaio 2015

Marlene Shorts - onii-chan chapter - hic sunt leones

- Onii- chan... -
- Mi stai ascoltando? - lo richiamò Marlene.
Robert fece di si con la testa continuando a guardare la lavagna bianca sulla quale Marlene aveva  disegnato la carta del parco intorno alla villa e i luoghi che avevano, fino a quel momento, scoperto.
Da quando si erano imbattuti nel campo di girasoli e, soprattutto, nel vecchio mulino ad acqua, Marlene aveva deciso che avrebbe scoperto tutte le location che il nonno aveva sistemato nel parco.
Ed era per questo che, fatta attaccare dalla tata una lavagna bianca ad una delle pareti del salone degli esploratori della villa, si era messa d'impegno ed aveva disegnato quella che per lei era la carta più dettagliata esistente del parco.
Robert evitò, ovviamente, di farle notare che nel suo zaino c'era una mappa decisamente molto più dettagliata e, soprattutto, disegnata molto, ma molto meglio.
Marlene eccelleva in decine di cose, conosceva già sei lingue, per lei la matematica non aveva  segreti così come la geografia, la storia, le scienze naturali e varie altre materie. Ma al pari di Nogizaka Haruka* il disegno per lei era tabù. Fortunatamente, però, a differenza della protagonista di quella light novel, Marlene ammetteva che il disegno non era il suo forte.



Aveva riportato sopra alla mappa tutte le location che avevano scoperto fino ad allora, il boschetto delle fragoline di bosco, il campo di grano con gli strani cerchi, la montagna con la caverna degli uomini preistorici, i megaliti ed il cimitero.
Erano tutte cose create ad arte ovviamente. I cerchi nel grano non li aveva fatti un UFO così come i graffiti e le punte di frecce dentro la caverna degli uomini preistorici erano dei falsi. Anche il cimitero, ovviamente, era un falso. Alcune delle lapidi riportavano degli epitaffi ripresi dalla Antologia di Spoon River  di Edgard Lee Master mentre altre riportavano nomi di fantasia o, semplicemente, le incisioni erano talmente rovinate che non era possibile leggervi nulla.
Per quale motivo il nonno avesse inserito anche un cimitero tra le location ancora non lo avevano capito ma su di una cosa potevano essere certi, per le feste di Halloween era perfetto.
Nella grande zona bianca oltre il fiume aveva, poi, scritto la famosa frase - che poi non si sa quanto vera dal punto di vista storico - hic sunt leones per indicare che non era stata ancora esplorata.
A dirla tutta non era solo quella zona ad essere ancora inesplorata. Anche nelle altre zone del parco c'erano dei punti dove non erano mai stati, come ad esempio sull'isolotto al centro del lago, dove, l'unica volta che gli si erano avvicinati, gli era sembrato di vedere una specie di zigurrat che emergeva dalla vegetazione, ma quella zona li, quella grande zona bianca, era del tutto inesplorata e, secondo Marlene, era ora di togliere il velo e scoprire cosa nascondeva.
- Questa sarà la nostra più grande spedizione! - concluse dopo aver parlato per quasi due ore illustrando le sue idee per l'esplorazione di quella zona - Non torneremo indietro fin quando non l'avremo esplorata tutta! -
- Non vorrei smorzare il tuo entusiasmo - le disse Robert sorridendo - ma con la scuola come conti di fare? Le prossime vacanze ci saranno solo a marzo! -
Marlene sembrò accusare il colpo.
- Se non andremo a scuola per qualche giorno non accadrà nulla! - gli rispose dopo qualche secondo di silenzio.
- E glielo dici tu alla tata? - sogghignò.
Diavolo, i loro genitori li vedevano talmente poco che praticamente non li consideravano per niente, per il nonno nutrivano un profondo rispetto, ma era la tata il loro punto di riferimento.
Se la tata diceva di andare a letto loro andavano a letto, se la tata approvava una cosa sapevano che andava bene mentre se la disapprovava erano consci che si trattava di una cosa che non andava fatta. Ragazzi, quel donnone di oltre duecento chili era per loro l'equivalente di un faro nella notte e non stupiva che era la tata della loro famiglia da generazioni.
- Sei tu il cugino anziano! - gli sorrise - Glielo dirai tu! - poi si calcò in testa un borsalino, si sistemò alla vita la frusta di indiana Jones e, sempre sorridendo, annunciò che il giorno dopo sarebbero partiti per le sorgenti del Nilo e che avrebbero trovato le miniere di re Salomone, il tempio maledetto e, infine, che avrebbero riportato indietro l'Arca dell'Alleanza!
- Non dimenticarti della Lancea Longini - le disse poi Robert.
- Non è conservata nei sotterranei della NERV? - mormorò guardandolo - Non importa! Se c'è,  troveremo anche quella! -
E così dicendo afferrò Robert per un braccio e lo trascinò via...

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* Protagonista della light novel  Nogizaka Haruka No Himitsu. Come Marlene è decisamente portata per svariate cose ma è del tutto negata per il disegno. Teoricamente citarle in questa storia è un errore dato che la loro pubblicazione è molto più recente rispetto all'ambientazione temporale di queste Marlene Shorts. Diciamo che si tratta di una licenza poetica.  

© 2015 suinogiallo

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