lunedì 2 dicembre 2013

Marlene Shorts - In spiaggia reprise

- Robert -
- Dimmi! - risposi continuando a starmene sdraiato pancia sotto sul lettino sotto l'ombrellone a leggere "L'ombra dello scorpione".
A differenza di Marlene a me non piaceva andarmene in giro sotto al sole cocente o starmene a mollo in mare. La mia idea di stare al mare era quella di mettermi sopra una sdraio o un lettino, sotto l'ombra di un ombrellone, con un bel libro in mano e molta, ma molta tranquillità. Ma con Marlene in giro quella mia idea era solo un sogno.
Ogni giorno se ne usciva con qualche idea nuova. Una volta fu l'idea di girare un film, poi ci fu l'idea di andare di notte sotto al faro abbandonato di Frostflow, un posto vicino a dove eravamo noi, per vedere se era vero che nelle notti di luna piena la grande luce in cima al faro si accendesse da sola. La prima notte non era di luna piena e la seconda si scatenò un temporale così forte da costringerci a rifugiarci dentro al faro. La terza... beh, prima o poi ve lo racconterò.



Comunque, dicevo, l'idea di riuscire a rimanere tranquillo a leggere sulla spiaggia era davvero un sogno.
Ci provavo. Non che non ci provassi ma, un po' l'esuberanza di Marlene e un po' la mia indole nei suoi confronti, se mi guardava con quei suoi occhioni non riuscivo a dirle di no, e quindi finivo sempre per l'essere coinvolto nelle sue idee.
- Robert - mi chiamò di nuovo.
- Dimmi Marlene - ribattei io senza muovermi di un millimetro. Magari, mi dissi, se vede che sono seriamente impegnato nella lettura decide che per questa volta può lasciarmi perdere.
Non che fosse del tutto insensibile. Spezziamo una lancia a suo favore.
Non è che pretendesse che io scattassi e obbedissi ad ogni suo comando o desiderio. E sono anche convinto che lei fosse convinta che a me facesse piacere seguirla nelle sue idee. Ma veramente convinta. E a dirla tutta, se vogliamo essere del tutto onesti, un po' aveva anche ragione.
A me faceva piacere stare con lei, seguirla e vivere insieme a lei quelle piccole avventure. Ma se potevo evitare, beh, ragazzi, io ci provavo.
- Robert - mi chiamò ancora una volta. E questa volta con un tono della voce che avrebbe fatto sciogliere persino un iceberg. Dolce come solo lei riusciva ad essere.
- Impiegherò mesi per leggere questo libro! - mormorai piazzando un segnalibro tra le pagine del voluminoso tomo e, poi, girandomi verso di lei.
- Ti piace? - mi domandò guardandomi con gli occhi bassi ed un volto serio - E' la prima volta che lo metto -
- E'... molto bello! - sussurrai vedendola con indosso il bikini che tempo prima mi aveva detto di aver comprato ma che non aveva ancora avuto il coraggio di indossare.
- Sul serio? - si lasciò andare ad un sorriso - Sul serio? Sul serio? Sul serio? - e poi ad una piccola giravolta che terminò con lei che, perso l'equilibrio, mi rovinò addosso.
- Mi spalmi la crema abbronzante sulla schiena? - mi disse poi continuando a sorridere.
Anche per quel giorno potevo dire alla mia idea di tranquillità...

© 2013 suinogiallo

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