giovedì 27 novembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - da cosi a così

Prima di lasciarvi alla lettura di questa Marlene Shorts un paio di annotazioni da parte dell'autore.
Quest'estate, mentre stavo preparando le storie per questa raccolta sono capitato in un mercatino dell'usato ed ho trovato alcune vecchie macchine da scrivere.
Sinceramente mi è sempre piaciuto scrivere con loro, mi piace il rumore che fanno e l'odore dell'inchiostro.
Ne avrei voluta comprare una ma, purtroppo, erano quasi tutte in condizioni pessime e non funzionanti e quelle poche che avrebbero potuto funzionare non mi attiravano.
Fortuna ha voluto che leggessi online una recensione di una app per l'Ipad che simulava in maniera abbastanza realistica le vecchie macchine da scrivere. L'ho scaricata e installata ed ho iniziato ad utilizzarla.
Non credo la userò molto spesso, alla fine preferisco Pages, molto più comodo, ma tanto per divertirmi ho provato a scriverci una Marlene Shorts cercando di rimanere in tema. Quello che troverete qui sotto, se vorrete continuare a leggere, sarà proprio il risultato di questo esperimento.
Un'avvertimento, prima che iniziate a leggere, per cercare di simulare la vecchia carta ho trattato con alcuni filtri le immagini e non sempre la lettura risulterà agevole. Mi scuso di questo.


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© 2014 suinogiallo

giovedì 20 novembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - teru teru bōzu...

- Onii- chan... -
- Che ne dici se il prossimo inverno torniamo qui? - gli domandò stando appoggiata alla ringhiera del balcone del cottage godendosi gli ultimi raggi di sole di quella loro vacanza invernale a Summer Side. Da li a poco sarebbe arrivato il capitano Dyce con il suo Barracuda*  per riportarli all'inverno di Autore.
- Che non sarebbe una cattiva idea - sorrise uscendo anche lui sul balcone con un cappotto sottobraccio - ma adesso dobbiamo andare al molo. I bagagli sono già pronti e questo è il tuo cappotto! -
Marlene fece una smorfia ma lo prese ugualmente. Ad Autore stava nevicando e non sarebbe stato saggio scendere dalla barca vestita solo con gli abitini leggeri che stava indossando in quel momento. Ma lo avrebbe indossato solo all'ultimo momento, un secondo prima di scendere al porto di Autore e giusto per il tempo necessario a salire a bordo dell'auto con la quale sarebbero tornati a casa.
Di solito viaggiavano utilizzando i mezzi pubblici ma dato che ad Autore stava nevicando la tata li aveva informati che avrebbe mandato un auto a prenderli.

- Pensi che continuerà a nevicare anche domani? - gli chiese Marlene mentre scendevano dal cottage andando verso il molo.
- Le previsioni dicono di si! - le rispose Robert.
- Possibilità che si sbaglino? - gli domandò poi adombrandosi.
- Molto poche! - scosse la testa.
Sapeva per quale motivo Marlene era così preoccupata dal fatto che il giorno dopo avrebbe nevicato ad Autore.
Era l'ultimo dell'anno e come da tradizione avrebbero lanciato le lanterne della fortuna dal balcone a picco sulla scogliera della villa sfidandosi su quale lanterna fosse andata più lontana, se la sua o quella della cugina.
Se avesse nevicato in maniera eccessiva non avrebbero potuto lanciarle e la tradizione si sarebbe interrotta.
Da quando l'avevano iniziata, su spinta del nonno, non avevano saltato un solo ultimo dell'anno e Marlene considerava quella tradizione una specie di portafortuna. Anche per questo invece di passare anche l'ultimo dell'anno, come il Natale, a Summer Side avevano deciso di rientrare a casa.
- E se rimanessimo qui? - gli propose all'improvviso.
- Il Barracuda sta per ormeggiare - le fece notare Robert indicandole la sagoma della nave che ormai era arrivata al molo - ed anche ammettendo di rinviare la partenza fino a dopo domani e che il nonno ci faccia arrivare le lanterne con un elicottero come ha fatto con la tata e i regali, la tradizione vuole che le lanciamo dal balcone sulla scogliera! -
- Ma se nevica non potremo lanciarle e quindi la tradizione salterà comunque! - obiettò Marlene.
- Non è detto che nevicherà! - cercò di convincerla Robert - Ed anche se fosse, un tentativo lo si potrà sempre fare! -
- Va bene! - si arrese alla fine.
Raggiunsero il molo mentre il Capitano Dyce,  terminate le manovre di avvicinamento del Barracuda, saltava sul molo per agganciare le gomene di ormeggio alle bitte e sistemare, poi, la passerella per far salire a bordo i due ragazzi.
- Salve ragazzi! - li salutò amichevolmente venendo ricambiato da Robert, che si affrettò a cercare di dargli una mani a fissare le gomene, e da Marlene.
Come l'autista che sarebbe venuto a prenderli al porto di Autore anche lui non era un dipendente della famiglia ma lavorava per una società di servizi e veniva ingaggiato di volta in volta in base alle esigenze del momento. Anche per le gestione della villa, del parco, dello stesso cottage di Summer Side e di varie altre loro proprietà la famiglia Autore aveva pochi dipendenti fissi preferendo rivolgersi alla stessa società di servizi quando serviva.
Capitava, comunque, abbastanza frequentemente che le persone che la società di servizi mandava da loro fossero sempre le stesse ed il capitano Dyce era uno di questi.
- Se fossi in voi me ne rimarrei qui ancora qualche giorno! - gli disse il capitano mentre sistemava la passerella - Ad Autore sta nevicando di brutto! -
- Lo sappiamo - mormorò Robert salendo a bordo - ma dobbiamo comunque rientrare! -
- Secondo lei - gli domandò poi Marlene - se nevica si possono lanciare le lanterne volanti? -
Dyce rimase qualche secondo basito da quella domanda poi si ricordò di una cosa che Robert gli aveva detto durante il viaggio d'andata, di una specie di tradizione che loro due avevano.
- Io mi intendo di navigazione - le rispose - posso fare il punto sulla carta nautica e portare il Barracuda ovunque vogliate. Di lanterne volanti e simili, invece, non mi intendo per niente, ma se vuole il mio parere se è bel tempo è sicuramente meglio! -
-  Speriamo che sia bel tempo, allora! - concluse guardando Robert quasi a voler dire che se l'indomani avesse nevicato la colpa sarebbe stata sua.
- Vorrà dire che appena arriveremo a casa appenderò qualche decina di Terubōzu alla finestra! - sorrise Robert.
- Ed io ti darò una mano! - gli disse Marlene - E se non dovessero funzionare almeno ti salverebbero dalla mia ira feroce! -
Non mi ricordo se ve l'ho mai detto, ma mai far infuriare Marlene...

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Note:
* Si tratta di una citazione da Conan, il ragazzo del futuro. Il capitano Dyce è uno dei personaggi principali dell'anime e il Barracuda è la sua nave. 

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giovedì 13 novembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - assi da stiro

- Onii- chan... -
La loro vacanza a Summer Side stava per volgere al termine e Marlene aveva tirato fuori un nuovo costume.
Se quelli con le fragoline erano carini quello che stava indossando quel pomeriggio, molto semplice sia nel taglio che nei colori, la faceva sembrare leggermente più adulta.
Probabilmente erano le fragoline ma gli altri costumi che aveva indossato durante quella breve vacanza erano quasi infantili.
- Come mai niente fragole questo pomeriggio? - le chiese Robert sedendoglisi accanto sulla sabbia.
- Volevo vedere come stavo con questo - gli rispose giocando con il grosso fiore che si era messo nei capelli.
- Che ne pensi? - gli chiese poi - Secondo te mi sta bene? -
Robert rimase in silenzio per un po' mentre la osservava.
A starci bene, diavolo, certo che ci stava bene! Ma Robert sapeva che Marlene non voleva sapere solo quello.

Da lui voleva una analisi meticolosa e precisa, se necessario anche critica e, soprattutto, voleva sapere sempre e solo la verità.
Erano stati il nonno e la tata ad aver inculcato ad entrambi l'importanza della verità. Più di una volta gli avevano ripetuto che avrebbero incontrato persone che pur di ottenere la loro fiducia non avrebbero esitato a leccargli il culo mentendo a tutto spiano su qualsiasi cosa.
D'altronde, erano i nipoti del Monarca ed erano consci che quello era lo scotto da pagare per la loro posizione sociale.
- Ti fa sembrare un po' più grande! - le disse infine Robert dopo aver riflettuto un po'.
- In che senso più grande? - lo guardò incuriosita - Intendi che mi fa sembrare il seno più grande? -
Una sirena iniziò a suonare nella mente di Robert.
Diavolo, era entrato in un campo minato e doveva fare molta attenzione a dove metteva i piedi.
Non che Marlene fosse piatta come una asse da stiro ma rispetto alla maggior parte delle loro compagne di classe e delle sue amiche era leggermente meno dotata e, anche se cercava di non farlo notare troppo, se ne crucciava un pochino.
- Direi più che altro che ti fa sembrare più matura! - decise di rimanere sul neutro - Quelli con le fragole ti fanno sembrare ancora una bambina mentre questo ti fa sembrare più una ragazza! -
- Ed il seno non sembra più grande? - gli chiese guardandolo fisso negli occhi.
- È adorabile come sempre! - cercò di svicolare.
- E non sembra più grande? - continuò a domandare.
- Potrebbe! - mormorò - Il disegno delle coppe, magari il fatto che tende a sorreggerlo in maniera diversa rispetto agli altri, una maggiore imbottitura... -
- Ti sembra o non ti sembra più grande! - lo mise alle strette - Non tergiversare. Non andremo via da qui fin quando non mi avrai dato una risposta! -
- A me sembra uguale! - le disse infine.
- Anche a me! - scrollò la testa sconsolata.
- C'è ancora tempo però - le disse cercando di consolarla facendole pat pat sulla testa - magari sono fiori che ci mettono più tempo degli altri a sbocciare! -
- A te continuerà a piacerti anche se rimarrà così piccolino? Vero? - gli chiese Marlene - Promettimi che continuerà a piacerti nonostante tutto! -
- Te lo prometto! - le sorrise infine.
Se vi siete mai chiesti come mai Robert preferisce da sempre le ragazze piatte quasi come assi da stiro, beh, penso che abbiate trovato la risposta...

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giovedì 6 novembre 2014

Marlene Shorts - onii-chan chapter - fragoloni e salsicciotti

- Onii- chan... -
Robert alzò lo sguardo per guardarla.
Diavolo, proprio in quel momento doveva sistemarsi il costume? Le dita infilate sotto al bordo per spostarlo e metterlo meglio, una scena degna di un fan service. In un anime quello sarebbe stato il classico episodio on the beach. Una bieca scusa per poter inserire fan service a gogò.
Come se non fosse già abbastanza eccitato quella mattina.
Probabilmente si era trattato di una serie di fattori ereziogeni che si erano accumulati a partire dalla mattina ma sin da quando si era svegliato quella mattina, ed aveva visto Marlene dormire accanto a lui con quel pigiamino trasparente che lasciava ben poco all'immaginazione non passava momento in cui il minimo stimolo non gli causasse una erezione.
Fino ad allora era riuscito a mascherare abbastanza bene quella situazione. Pantaloncini larghi, maglietta ultra extra large che gli arrivava praticamente ai polpacci, ritirate strategiche e via dicendo, tutto questo lo aveva aiutato a mascherare quella situazione ma, quando aveva indossato il costume che Marlene aveva comprato per lui, quello con le fragoline, si era reso conto che sarebbe stato molto difficile riuscire a mantenerla nascosta.