Marlene Shorts
quella magnifica estate - sei sempre il mio tesoruccio*
La temperatura era gradevole ma Marlene decise ugualmente di indossare un maglioncino di cotone dal collo svasato invece che la magliettina leggera che aveva tirato fuori dal comò. Riusciva a sopportare il caldo molto meglio di quanto sopportasse il freddo e, nonostante quell'estate a Roma facesse davvero molto caldo, preferì coprirsi un po' di più.
Il condizionatore della casa che il nonno aveva comprato per loro a Roma per fargli passare quella breve vacanza nella città eterna si era rotto la sera prima, di venerdì, e Robert quella mattina stava cercando di contattare un tecnico per farlo riparare. Al contrario di lei non sopportava il caldo e lo vedeva aggirarsi, sudato, per tutta la casa alla ricerca di un posticino più fresco dove sistemarsi. Sembrava quasi un ghiacciolo in procinto di sciogliersi e ovunque andasse si portava dietro un ventilatore, unica fonte di fresco in tutta casa. Se si voleva escludere il frigorifero naturalmente.
In televisione, su di una rete privata locale, avevano appena finito di trasmettere un episodio di un cartone animato che ambedue guardavano e a Marlene era balenata in testa una idea che sulle prime l'aveva fatta sorridere ma che poi, a ben pensarci, non le era dispiaciuta.