giovedì 29 maggio 2014

Marlene Shorts - The Book -

Come ogni pubblicazione a fascicoli che si rispetti anche Marlene Shorts, dopo l'uscita dell'ultima storia, viene pubblicato per intero, in un unico volume.
Devo dire che è stato quasi più difficile riunire tutte e venti le storie in un unico file che scriverle ma, trattandosi di Marlene, l'ho fatto con vero piacere.
Potete scaricare il libro in formato PDF cliccando qui.
Vi avviso che il file è piuttosto pesante (sono circa 25MB) e quindi potrebbe volerci qualche minuto - a seconda della velocità della vostra connessione - per scaricarlo.

martedì 27 maggio 2014

Marlene Shorts - foto ricordo

Marlene Shorts
foto ricordo

La prima cosa che Marlene vide nella sua vita fu il faccione roseo di Robert.
Di solito si vede il volto del ginecologo o dell'ostetrica che, sadicamente, si divertono a infilarti cose strane dentro il naso e la bocca mentre, dopo essere stati sfrattati da quel posticino caldo e tranquillo, si cerca di respirare e di capire cosa diavolo sia successo. Il volto della madre, stravolto e sudato nel caso di un parto naturale o tranquillo e rilassato nel caso di un cesareo, di solito, invece, è la seconda cosa che si vede. Nel suo caso, invece, sembrava avesse deciso che appena nata non le importasse nulla del mondo intorno e, stoicamente, tenne gli occhi chiusi fino a che l'infermiera della nursery non la mise nella culla. Fu allora che li aprì e vide il volto di suo cugino, nato due minuti prima, e istintivamente lo abbracciò. Goffamente, come un neonato può fare, ma protese le braccia paffutelle e gliele mise intorno al collo avvicinando poi il volto a quello del cugino quasi a volerlo baciare. Quella fu anche la loro prima foto insieme.

martedì 20 maggio 2014

Marlene Shorts - supporto

Marlene Shorts
supporto

Il cellulare di Marlene iniziò a vibrare e dopo pochi attimi partì anche la suoneria che avvisava che c'era una nuova mail da leggere.
In quei giorni Marlene era da sola nella grande villa sulla scogliera dato che Robert era a Groove, una piccola cittadina costiera vicina alla Zona Interdetta, per consegnare un pacco per conto del nonno.
In realtà il pacco da consegnare era una scusa che lei ed il nonno avevano utilizzato per farlo andare via da casa per qualche giorno e farlo riposare.
Aveva da poco iniziato a pubblicare con lo pseudonimo di suinogiallo e, complice anche il successo che i suoi due primi libri avevano avuto, si era gettato anima e corpo in quella cosa stando anche dieci ore filate a scrivere, cosa che, secondo Marlene, non era salutare per il suo fisico che tendeva facilmente ad allargarsi a causa della sedentarietà.

martedì 13 maggio 2014

Marlene Shorts - Vacanze Romane

Marlene Shorts
vacanze romane

- Vorrei andare in vespa - disse improvvisamente Marlene mentre scendevano la scalinata di Trinità dei Monti. Erano stati al cinema e si erano fermati in una gelateria per prendere un gelato e stavano dirigendosi verso Piazza di Spagna.
- Cosa? - le chiese Robert. Mentre Marlene aveva preso un classico cono gelato, che aveva ancora in mano, lui invece aveva scelto una coppetta che aveva finito molto prima. Sin da piccolo aveva avuto una specie di odio amore verso i coni gelato. Gli piacevano, li adorava, ma riusciva a sbrodolarsi come pochi e, quindi, a malincuore evitava sempre di prenderli optando per le più comode coppette.
- Vorrei andare in vespa!  - gli ripeté Marlene - Hai presente? Quella specie di motociclo strano che abbiamo visto prima! Quello del film Vacanze Romane! -

martedì 6 maggio 2014

Marlene Shorts - quella magnifica estate - sei sempre il mio tesoruccio

Marlene Shorts
quella magnifica estate - sei sempre il mio tesoruccio*

La temperatura era gradevole ma Marlene decise ugualmente di indossare un maglioncino di cotone dal collo svasato invece che la magliettina leggera che aveva tirato fuori dal comò. Riusciva a sopportare il caldo molto meglio di quanto sopportasse il freddo e, nonostante quell'estate a Roma facesse davvero molto caldo, preferì coprirsi un po' di più.
Il condizionatore della casa che il nonno aveva comprato per loro a Roma per fargli passare quella breve vacanza nella città eterna si era rotto la sera prima, di venerdì, e Robert quella mattina stava cercando di contattare un tecnico per farlo riparare. Al contrario di lei non sopportava il caldo e lo vedeva aggirarsi, sudato, per tutta la casa alla ricerca di un posticino più fresco dove sistemarsi. Sembrava quasi un ghiacciolo in procinto di sciogliersi e ovunque andasse si portava dietro un ventilatore, unica fonte di fresco in tutta casa. Se si voleva escludere il frigorifero naturalmente.
In televisione, su di una rete privata locale, avevano appena finito di trasmettere un episodio di un cartone animato che ambedue guardavano e a Marlene era balenata in testa una idea  che sulle prime l'aveva fatta sorridere ma che poi, a ben pensarci, non le era dispiaciuta.