venerdì 25 dicembre 2015

Marlene Shorts - onii-chan chapter - Un Natale pieno di fragole

«Onii-chan!»
La voce di Marlene lo raggiunse mentre stava passando davanti alla porta, semichiusa, della stanza di sua cugina.
L'anno prima avevano trascorso le vacanze di Natale sull'isola di Summerside ed avevano dato il via ad una specie di loro nuova tradizione. Natale da qualche parte nel mondo e la notte dell'ultimo dell'anno nella villa per poter lanciare le lanterne di carta dal terrazzino che le loro stanze avevano in comune.
Prima o poi anche quella tradizione sarebbe stata sostituita da qualche altra cosa ma, per il momento, quel Natale Marlene aveva deciso che sarebbe stato bello trascorrerlo in mezzo alla neve. In fondo, disse, l'anno prima lo avevano trascorso nel caldo perenne dell'isola di Summer Side, quest'anno lo vorrei trascorrere circondata dalla neve.
E per questo, con la complicità del nonno, aveva organizzato una trasferta di una settimana in un cottage che possedevano a Kampo Ronda, una località sciistica dell'entroterra di Autore. Con i suoi duemilacinquecentosei metri di quota era perennemente innevata e per questo era frequentata praticamente tutto l'anno da frotte di sciatori. A pochi chilometri di distanza da li sorgeva poi il più grande centro ortopedico di Autore, il Santa Costola, madre di Eva. Con le piste di Kampo Ronda perennemente piene di sciatori di ogni età e di ogni caratura tecnica oltre che atletica era sembrato naturale piazzare li un ospedale ortopedico e i numeri avevano dato poi ragione agli amministratori che lo avevano fortemente voluto.
«Dimmi Marlene» le rispose Robert entrando nella stanza della cugina trovandola seduta per terra, di fronte al camino dove un falso ciocco di legno scoppiettava allegramente riscaldando l'ambiente - il camino in realtà era a gas e i rumori venivano riprodotti da alcuni altoparlanti mimetizzati nella cornice -, vestita con un abito fragolosamente ispirato al costume di Babbo Natale.
Fragolosamente perché non solo il vestito era letteralmente pieno di grosse fragole rosse stampatevi sopra ma lo erano anche il cappello, le calze ed il fiocco che teneva insieme in una coda i capelli di Marlene che stavano iniziando a riallungarsi.
Robert l'osservò per qualche secondo sorridendo e chiedendosi se anche la biancheria intima della cugina fosse fragolosa.
Al diavolo, certo che si!
Se già normalmente indossava spesso mutandine e reggiseni con qualche fragolina disegnata o ricamata sopra, figuriamoci indossando quel costume.
Aveva già visto quel costume nella puntata natalizia di Ichigo no mahō no kanojo!!, la seconda stagione dell'anime tutto dedicato alla maghetta dai poteri che derivavano dalle fragole, ma non pensava che qualcuno si fosse preso la briga di realizzarlo. Anche perché appariva si e no per qualche secondo poco prima dei titoli di coda indosso alla protagonista dell'anime che, vestita in quel modo augurava Buon Natale a suo cugino.
Probabilmente, pensò Robert, se l'era fatto fare appositamente per indossarlo quella sera, proprio come Ichigo nell'anime.
Marlene non era una otaku o una cosplayer ma quando si trattava di Ichigo no mahō no kanojo!! cambiava tutto. La protagonista di quell'anime, infatti, non solo adorava le fragole, aveva i capelli biondi ed era la prima della classe - praticamente una specie di clone di Marlene - ma aveva anche una cotta per suo cugino.
Non solo, quindi, aveva alcuni dei costumi indossati durante le trasformazioni della maghetta ma aveva anche alcuni dei vestiti che la protagonista indossava nella vita normale, alcuni accessori come una pochette a forma di maialino ed una spilla a forma di fragola. La pochette, a dir la verità, era stato proprio lui a regalargliela. Ancora non aveva scoperto il suino che era in lui ma già si divertiva a comprare vari oggetti porcelleschi.
Nella sua collezione c'era, poi, anche un costume da Bananaboshi, l'arcinemico di Ichigo nonché suo cugino, costume che guarda caso era della misura di Robert.
Era stato costretto a indossarlo varie volte, alcune anche in pubblico a scuola o durante una convention di cosplayer dove si era esibito insieme a Marlene e a due sue amiche, anche loro travestite da personaggi dell'anime.
«Buon Natale!» gli disse guardandolo sorridente.
«Manca ancora un giorno!» le disse Robert sorridendo a sua volta. Marlene stava cercando di ricreare la scena di quell'anime. Seduta sul pavimento - nell'anime Ichigo era seduta su di un futon mentre Marlene aveva optato per un tappeto - con indosso un costume da Babbo Natale non regolamentare e davanti ad un camino dove un bel ciocco di legno scoppiettava tutto contento - nel caso di Marlene il camino, come detto, era a gas ma, d'altronde ragazzi, non si può di certo avere tutto - e, proprio come Ichigo nell'anime, anche Marlene fece gli auguri di Natale a suo cugino.
«Lo so!» sorrise senza scomporsi più di tanto «Mi andava, però, di farti gli auguri come Ichigo!»
«E non potevi farmeli domani?» le chiese a quel punto Robert andandoglisi a sedere accanto.
«Perché domani voglio farteli come Marlene!» sorrise poggiandogli la testa sulla spalla e chiudendo gli occhi...
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