giovedì 29 agosto 2013

Marlene Shorts - In spiaggia

Personalmente non è che il mare mi attiri particolarmente. Le mie capacità natatorie sono sempre state molto scarse ed ho sempre nutrito un certo timore verso il grande elemento blu.
Sarà stato anche a causa di mia cugina che, quando eravamo molto piccoli, avremmo avuto sette, otto anni, nel tentativo di insegnarmi a nuotare dopo avermi portato dove non toccavo tolse il tappo alla ciambella che avevo intorno alla vita. Ho un ricordo vago di quello che accadde quel giorno. Ricordo il caldo, la sabbia, l’acqua che si alzava e i miei piedi che non toccavano più il fondo, e poi il volto sorridente di Marlene mentre toglieva il tappo alla mia ciambella a forma di drago.



Ricordo il gorgoglio dell’acqua e dell’aria intorno a me, la ciambella che si afflosciava ed io che, ragazzi, iniziavo a farmela sotto. Metaforicamente parlando, ovvio.

L’ultimo ricordo che ho è di me che iniziavo a dare qualche bracciata alla disperata per cercare di avvicinarmi a dove sapevo che i miei piedi avrebbero toccato il fondo senza che l’acqua fosse più alta di me. Poi non ricordo più nulla.

I ricordi riprendono da qualche minuto dopo. Io sdraiato sulla spiaggia, Marlene inginocchiata accanto a me con il volto rigato dalle lacrime e la nostra tata che, massiccia, ci osservava dall’alto.
Alla fine era stata proprio Marlene a salvarmi. Non so come, mi aveva afferrato e mi aveva trascinato fin sulla spiaggia sotto lo sguardo attento della tata e del bagnino che, da quello che mi dissero in seguito, era comunque pronto ad intervenire.
- A cosa pensi? - mi domandò improvvisamente Marlene raggiungendomi sotto l’ombrellone.
- A quando hai provato ad affogarmi! - le risposi sorridendo.
- Ancora! - mormorò imbronciando un po’ il viso - Sono passati quattro anni, potresti anche smettere di pensarci! - poi mi si sedette accanto sull’asciugamano che avevo steso all’ombra dell’ombrellone - Si è trattato solo di un piccolo incidente. Non credevo che togliendo il tappo quella stupida ciambella si sarebbe sgonfiata cosi rapidamente! -
- E poi mi sono spaventata anche io! Che credi! - continuò guardandomi stringendosi le braccia intorno al corpo quasi a mimare un tremito - Quando ho visto che iniziavi ad affondare mi sono presa un gran bello spavento! -
- Ma lasciamo perdere questi ricordi! - sorrise scattando in piedi - Piuttosto, non hai niente da dirmi? -
- Su cosa? - la guardai. In realtà avevo capito cosa intendeva. Il giorno prima era andata con la tata a cercare un nuovo costume da bagno, che poi era quello che stava indossando in quel momento, ed era ansiosa di sapere come le stava e, soprattutto, di ricevere qualche complimento.
- Secondo te? - fece una piroetta su se stessa.
- Non mi sovviene in mente nulla! - mormorai continuando a far finta di non aver capito cosa volesse.
- Sul serio? - mormorò guardandomi e abbassando lo sguardo leggermente. Diavolo, Marlene di solito era determinata e raramente si lasciava scoraggiare ma quelle poche volte che accadeva, beh, lo si notava davvero.
- Stai benissimo! - sorrisi infine vedendole tornare il sorriso sul volto.
- Sul serio? - continuò a sorridere quasi saltellando sul posto - Non me lo dici solo per farmi contenta? Magari questo costume mi ingrassa oppure mi fa sembrare goffa e strana, oppure il colore è assurdo o sarebbe stato meglio un bikini invece che un costume intero oppure… -
- Stai benissimo - le confermai di nuovo sorridendo. Ragazzi, Marlene sarebbe stata bene anche solo con un sacco di iuta addosso, con il vestito più anonimo, senza niente… a pensarci bene senza niente era, ed è, magnifica… ma con quel costume stava davvero bene.
Non sapevo se era il colore, quel verde brillante che si sposava alla perfezione con il colore dei suoi capelli, o il taglio che si adattava perfettamente al suo corpo, forse era tutto l’insieme ma di sicuro qualunque cosa fosse, diamine, le stava d’incanto.
- Sono contenta! - tornò a sedersi accanto a me - Ero indecisa tra questo ed un bikini, alla fine li ho presi tutti e due, ma questo era la mia prima scelta! -
- Ma adesso non pensare che ieri io abbia passato cinque ore a provare costumi da bagno solo per compiacerti! - aggiunse poi mostrando quel piccolo lato tsundere che possedeva e che tutto sommato non mi dispiaceva - L’ho fatto soprattutto per me! -
- E non ero per niente ansiosa di sapere il tuo giudizio - continuò iniziando a tracciare dei cerchi nella sabbia.

© 2013 suinogiallo

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